HAIKU e SOVRAFFOLLAMENTO MENTALE

Oggi non so proprio dire a parole quello che ho dentro...
Spesso, così come oggi, vorrei saper concentrare tutto quello che provo in un Haiku.
Poche parole, pochi suoni, e il cuore che sussurra.

La vita scorre
tutto e' gia' ieri
tu solo rimani.

Come in NEVE di Fermine, libro che amo.

Come nei testi di Vinicio Capossela, di cui tra 6 giorni uscirà il nuovo album, già nella mia wish-list.

Ancora due giorni di lavoro, e poi venerdì finalmente fuggiremo di nuovo al mare.
Che ci sia il sole, o la pioggia, non cambierà nulla: saremo là, e saremo Noi.

Ho mille pensieri che affollano la mia mente peggio dei pendolari a Cadorna alle 8.30 del mattino.
E forse è per questo che non trovo le parole.
Al contempo, ho sbalzi di umore iincredibili, passo dall'euforia al pianto, dall'indignazione all'insofferenza, alla svogliatezza, alla tensione verso qualcosa che non riesco a decifrare di preciso...

Spendo troppo in libri che fagocito con bramosia.
Faccio tardi in ufficio perchè a Virgin Radio passano Black Hole Sun dei Soundgarden e non riesco a scendere dall'auto finchè Chris Cornell non ha finito di cantare.
Stampo ricette che mi esaltano ma che poi finiscono sulla mensola della libreria.
Faccio torte che non mi soddisfano.
Sogno le polpette al sugo di mia Nonna della Sardegna.
Cammino scalza ovunque, sul parquet, sul balcone, sulle scale del nostro palazzo.
Fotografo cavallette e fiori e tetti e erba. Si, l'erba.
Mi addormento accanto a lui prestissimo, e lui povero legge fino a notte fonda con l'abatjour bassa per non disturbarmi.
Mi arrabbio per il marito idiota di una ragazza fantastica che la molla con bimba e neonato per andarsene con un'altra...pur non conoscendo personalemnte nessuno dei sopracitati.
Ascolto Janice Joplin.

Insomma, faccio dico penso vivo, tutto e niente.






E vorrei solo scordare che tra qualche giorno avrò il ciclo.