martedì 24 luglio 2012

... e gli argini che si rompono

Ieri sera dopo cena ci siamo messi sul divano
accoccolati, e abbiamo fatto partire un film 'easy'
su Premium per non far troppo tardi...

La commedia era davvero semplice, ma carina: un papà racconta alla sua figlia
molto curiosa la storia delle donne della sua vita, e lei deve capire quale
di quelle donne è diventata poi la sua mamma.
Romantico e molto scanzonato, ripercorre i tempi dal 1992 ad oggi, con anche le musiche (mitici Nirvana!) , gli avvenimenti, e i Presidenti, e una Grande Mela che si modifica con il protagonista, restando sempre mozzafiato. Quanto mi manca NY!!!!

Ad un certo punto, però, indipendentemente dagli avvenimenti burrascosi
con gli amori della sua vita, il protagonista guarda la sua piccola e le dice:

"Non ti ho ancora detto qual'è il finale della storia.
E' il più bello possibile..."

E lei gli chiede: " Qual'è?"

E lui:     " Sei TU..."

........................................


Ora...inutile drvi che il resto del film l'ho visto un pò
'appannato', come potete immaginare....

Il Duca mi ha tenuta abbracciata mentre buttavo fuori
tutto quanto trattenuto nell'ultimo mese,
mese passato a fare ' la roccia' a tutti i costi,
organizzando numero mille attività, viaggi, sport, uscite
per non pensarCI, non parlarne, non starci male...

Alla fine, è bastata una cavolata...
e gli argini si sono rotti......




Dopo il film abbiamo parlato un bel pò.
Entrambi scleriamo per questa situazione di stasi...
Quindi ci siamo dati fino a Dicembre: se non succede
nulla fino ad allora, torniamo in Humanitas...
 

5 commenti:

ilaria ha detto...

Un abbraccio, anche se posso solo immaginare quanto dura sia....coraggio!

Chiara ha detto...

so che non è facile... per me il nostro periodo di "stasi" è stato il peggiore, con me sulle montagne russe: un minuto a essere la persona più ottimista e solare del mondo e il minuto dopo a sprofondare nel baratro più nero... quest'altalena sta migliorando (lentamente) solo ora che abbiamo preso una decisione. la nostra strada è ancora lunga, ma almeno sappiamo qual è - la strada. ora vi siete dati del tempo e poi tornerete al centro Humanitas. fino ad allora sta a te vivere questo tempo nel migliore dei modi. i momenti di debolezza ci saranno, certo, ma ci saranno anche bei momenti, giornate "sì". E voi due. Aggrappati forte a ciò che ti fa stare bene.
Come altre volte, è un consiglio che vorrei riuscire a seguire fino in fondo anche io stessa... magari ripetercelo non fa male, no?!
Un grande abbraccio Ilaria. Ti auguro tutto il bene!
PS: commento poco, ma non ho smesso di leggerti.

Bimba ha detto...

Ti abbraccio forte. Anche noi probabilmente ci rivolgeremo all'humanitas

Federica ha detto...

Io lo chiamo limbo. La fase di stasi.
Un limbo imprescisato dove devi solo aspettare aspettare aspettare. E anche a me da i nervi!!
Fate bene a darvi dei termini, almeno sapete che, vada come vada, a dicembre qualcosa di sicuro si smuoverà.
Però mi hai incuriosito: che film era quello che avete guardato?

Sandra c'era una volta Ilaria ha detto...

gli argini si devono rompere, esiste la fase di uscire dire fare baciare per non pensarci, ma ad un certo punto si interrompe.
E' giusto darsi delle tappe e vivere ogni pezzo di strada digerendo insuccessi ma soprattutto non dimenticatevi mai di voi! baci