martedì 17 luglio 2012

Medio - Mondo

A volte, improvvisamente, succede qualcosa che ti fa fermare di colpo, bloccare lì, proprio lì dove sei,
e ti costringe volente o nolente a ripensare alla tua Vita.

Sono quegli eventi che nove volte su dieci ti piombano addosso come un treno in corsa,
proprio quando meno te lo aspetti.
E che ti lasciano sconvolta per ore, come in stato di shock, mentre procedi con
tutta la solita quotidianità a mò di automa, ma con la testa nel pallone.

E' in quei momenti che torni a casa dopo il lavoro, ti versi un Martini nella mug per la colazione,
ti siedi in terrazza all'ombra, con la sigaretta tra i denti... e pensi.

Pensi a chi sei stata.

Alla ragazzina 16enne con gli occhi color nocciola, piena di paranoie sul proprio aspetto, con più diari fitti fitti di parole che scarpe
nell'armadio, con i pantaloni a zampa, i Doors nelle orecchie, "Jack Frusciante è uscito dal gruppo"
e "Il piccolo principe" da sottolineare. I lunghi capelli ricci portati con la riga in mezzo, la manifestazione
al Provveditorato, i sit-in, i Nirvana a notte fonda, la passione per i ragazzi con la chitarra.
Quella ragazzina che a 16 anni s'è imbattuta in un ragazzo speciale, timido, introverso, romanticissimo,
con gli occhi più limpidi del mondo, la stessa smania di scrittura, le stesse letture, la stessa musica nelle orecchie.
E una chitarra.

Ripensi a quegli anni, e un pò ti sembra di essere ancora lì.
Di essere ancora lei.

Ma la verità è che non è così.

Perchè quella ragazzina dopo 10 anni è diventata una donna.
E a 26 anni qualcosa l'ha travolta.
Un treno in corsa, dicevamo.
Qualcosa che senza troppi "E se..." , senza troppi "E ma..."
l'ha sradicata da se stessa e dal suo mondo.
E s'è trovata catapultata in una nuova storia, una nuova vita,
tra nuovi amici, nuovi parenti, un nuovo paese.
Due occhi nuovi, nuove parole per lei, nuova musica e nuovi libri da ascoltare e leggere insieme.
E una nuova Lei.
Una 26enne in forma, curata, più sicura grazie all'amore ricevuto per anni, con i jeans stretti e
Jeff Buckley, Tori Amos, Vinicio Capossela nelle orecchie. Una laurea in mano e mille idee per il
futuro, che sente nelle sue mani, ancora tutto in divenire...

Ripensi a quei momenti.
Le passeggiate al lago di notte. I giri infiniti in macchina mentre sul vetro continui acquazzoni estivi.
La gelosia. La passione. Le parole fraitese. I rischi. Le litigate. Sempre la passione.
I progetti, si.
Con un uomo praticamente sconosciuto che ti guarda e ti dice: "Dio, come vorrei una figlia con il tuo viso"
E si ruba il tuo cuore così, praticamente senza neanche chiederlo.
E tu che chiudi gli occhi e scegli il tuffo di testa, in apnea, nel buio,
senza porti più domande.

Ecco, dopo tutto questo, pensi a chi sei oggi.

Sei una donna di 31 anni, lavori, ti sei sposata, stai cercando di diventare mamma.
Hai unito due famiglie, costruito una casa, ritrovato vecchie amicizie, e visto il tuo corpo invecchiare.
Ti sei rialzata dopo un aborto, sei andata avanti dopo dubbi, paure, follie, rimpianti,
hai pianto così tanto che gli occhi ti sono diventati gialli,
viaggi, ridi, esci con le amiche, scrivi scrivi scrivi ancora e ovunque, canti mentre fai le pulizie,
danzi scalza sul parquet di casa, litighi con i ricci che ora porti più corti e con le rughe d'espressione del tuo viso.
E dormi ogni notte nello stesso letto, accanto allo stesso uomo.
L'uomo che hai scelto.
L'uomo che non è più uno sconosciuto.
L'uomo che porta un anello con il tuo nome.
E che singhiozzava tenendoti abbracciata, in ospedale, quando hai perso la figlia che tanto desiderava.

Riguardo la mia Vita, oggi, si.

E metto tutti i tasselli al loro posto, con pazienza.
Il Passato in un cassetto. Con i calzini spaiati... Ben chiuso per non far più confusione.
Il Presente nel cassetto sopra, semi aperto. Sempre pronto ad essere svuotato, riempito, rivoluzionato.

Quanto al Futuro... ho scelto da un pò di camminare dritto, lungo a mia strada,
senza troppe paranoie, aspettando di scoprire cosa si nasconderà dietro la prossima curva,
oltre il prossimo dosso.

Sono state Terre Desolate, in questi ultimi 2 anni di Ricerca.
Abbiamo camminato e camminato e camminato
macinato km e mangiato polvere
dormito sui sassi e sofferto l'arsura del deserto.

Ma ora ci avviciniamo al Medio-Mondo, e anche se da lontano,
inizio a vedere le prime radure, l'erba, gli alberi.
Le nuvole corrono veloci, seguendo il Vettore e so che
la direzione è giusta perchè tutto mi spinge a proseguire.

Ho corso tanto, spesso buttando via tempo ed energie invano.
Ora non corro più.
Ora aspetto di arrivare alla meta che mi attende, un passo dopo l'altro.

E nel frattempo imparo a godere del cammino.

Il martini finisce. La sigaretta pure.
E sento le chiavi nella toppa della porta.
Lui è tornato.



E io sono qui.
 

5 commenti:

Lagattallardo ha detto...

Questo è uno dei post piu' belli che ho letto in vita mia. Ti meriti quel che hai, e quel bellissimo futuro che avrai. :-)

Simona ha detto...

...e nel frattempo ci siamo anche noi, insieme a te. In attesa della meta.

Anonimo ha detto...

Stephen docet! Coraggio Sister...sono con te! :)
Magò sloggata

wonderchiari ha detto...

E pure il Barbour avevo. Che nostalgia però a volte!
Un bacio Ila.

Federica ha detto...

Sei fantastica! mi emoziono sempre a leggere i tuoi post...